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Elena Alfonsi, Andrea Ranzato
In collaborazione con l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea
L’enormità del numero dei “sommersi” inghiottiti dalla Shoah rende molto complessa l’opera della memoria: una memoria che dovrebbe tradursi in una narrazione storica che solleciti una compren- sione empatica – semplicemente, umana – delle vittime e una riflessione profonda sul significato della vita e della morte. È fondamentale pertanto attivare un’attenzione e uno studio che, pur par- tendo necessariamente dai grandi numeri, si concentrino sulle storie individuali dei “sommersi”, strappandole dall’anonimato di una massa inafferrabile e incomprensibile.
Andrea Ranzato è docente di materie letterarie e latino presso il Liceo delle Scienze Umane “Isabella d’Este” di Mantova. Tra i fondatori di Man Tovà, associazione di cultura ebraica, è socio dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. In collaborazione con il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova ha organizzato in questi anni diverse attività realizzate per il Giorno della Memoria, intervenendo anche come relatore.
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