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Un progetto pilota per chi sta affrontando una crisi per lutto
Nel cuore di Bosco Fontana, a Marmirolo in provincia di Mantova, la Dott.ssa Rossana Elena Cal www.rossanacal.it e la Dott.ssa Elisabetta di Bonini Garden www.boninigarden.it in collaborazione con il Progetto di Aiuto Psico - Sociale Telefono Bianco www.telefonobianco.it propongono degli incontri di Immersione in Foresta come Prescrizione Verde per chi sta attraversando una crisi per lutto.
Un'iniziativa delicata ma concreta, che coniuga la ricerca scientifica e la connessione con la natura per offrire alle persone un tempo e uno spazio di ascolto profondo, rallentamento e sostegno.
Le Immersioni in Foresta derivano dagli studi del Prof. Quing Le, immunologo, Presidente della Società Giapponese Medicina Forestale.
Praticare le Immersioni in Foresta significa trascorrere del tempo in un ambiente particolarmente ricco di biocomplessità al fine di assorbire le componenti emesse dal bosco.
Una piena immersione nell'ecosistema bosco fa registrare notevoli miglioramenti in alcuni parametri fisiologici: si abbassano i livelli di cortisolo, si abbassa l’ormone dello stress, diminuisce la frequenza cardiaca, scendono la pressione arteriosa e i livelli di zucchero nel sangue, si riduce il rischio di ammalarsi di depressione, si placano gli stati di collera, migliora la creatività.
Il merito è della migliore ossigenazione che si ottiene muovendosi nel bosco, ma anche dell’effetto dei monoterpeni e dei fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno, che gli alberi rilasciano per difendersi dai parassiti. Come molti studi scientifici hanno ormai comprovato l’Immersione in foresta praticata abitualmente è una cura che apporta benefici per la promozione della salute umana.
Le Green Prescriptions sono raccomandazioni cliniche che incoraggiano l’interazione con la natura come parte integrante del benessere psicofisico.
Adottate già da anni in sistemi sanitari come il NHS britannico, il Ministero della Salute della Nuova Zelanda e integrate in progetti regionali europei, queste prescrizioni riconoscono il valore terapeutico del verde per condizioni legate allo stress, alla depressione e al disagio psicosociale.
• La Regione Toscana ha avviato un laboratorio sperimentale presso la Riserva di Acquerino-Cantagallo per studiare l’uso delle terapie forestali come trattamento complementare nei percorsi di cura di pazienti oncologici e con dolore cronico.
• Il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) sostiene che l’integrazione delle prescrizioni verdi nella sanità pubblica potrebbe generare risparmi per il SSN e benefici diffusi per la salute collettiva.
• La Rete TeFFit (Terapie Forestali in Foreste Italiane APS) in collaborazione con Società Italiana Medicina Forestale SIMEF, Università della Valle D’Aosta - Laboratorio di Ecologia Affettiva e molte altre realtà pubbliche e private, nasce da un gruppo di esperti nell’ambito forestale, medico e psicologico con l’obiettivo di realizzare e sperimentare attività finalizzate allo sviluppo della prevenzione sanitaria, tramite la fruizione strutturata degli ambienti forestali sani, tutelando inoltre gli ambienti forestali e far riconoscere le Terapie Forestali nel Sistema Sanitario Nazionale.
• La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) promuove le prescrizioni verdi anche in ambito urbano, come strumento utile nella prevenzione di disturbi psichici e patologie croniche da stress, sostenendo un approccio integrato tra ambiente e salute.
• Il Club Alpino Italiano e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) stanno lavorando per certificare stazioni forestali terapeutiche e validare protocolli scientifici applicabili a contesti sanitari.
• In Friuli Venezia Giulia, ricerche condotte dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano hanno esplorato la predisposizione del personale sanitario all’uso di prescrizioni verdi, con risultati promettenti per una futura integrazione sistemica.
Il lutto è un evento che può sconvolgere profondamente l’equilibrio personale. Le terapie forestali, derivate dal modello giapponese del Shinrin-yoku (bagno nella foresta), sono state studiate per i loro effetti positivi su corpo e mente.
In questa fase della vita, potranno offrire benefici tangibili e simbolici.
🌿 Riduzione dello stress fisiologico
L’esposizione alla natura riduce i livelli di cortisolo, regola la pressione sanguigna e rallenta la frequenza cardiaca. Questo aiuta a ridurre la tensione interna, tipica delle fasi emotive acute.
(Park et al., 2010; Tsunetsugu et al., 2013)
🧠 Alleviamento dei sintomi depressivi
L’immersione nella natura ha mostrato effetti positivi nella riduzione della depressione, anche in studi randomizzati. Viene ridotta l’attività nella corteccia prefrontale legata alla ruminazione e alla tristezza profonda.
(Bratman et al., 2015; Lee et al., 2011)
🔄 Interruzione dei pensieri ricorrenti negativi
Camminare in ambienti naturali migliora la regolazione emotiva e interrompe i cicli di pensiero ripetitivo e auto-referenziale, particolarmente comuni nei periodi di elaborazione del lutto.
🌳 Incremento del benessere psicosomatico
Le esperienze in natura aumentano l’energia, migliorano il sonno e stimolano il sistema immunitario, spesso compromesso dallo stress prolungato.
🤝 Riduzione dell’isolamento sociale
Le attività svolte in piccoli gruppi offrono occasioni di condivisione non invasiva, creando connessione tra persone che stanno vivendo esperienze simili.
Anche senza parlare, il “camminare insieme” può generare un senso di appartenenza.
🔍 Sviluppo della consapevolezza interiore
Le pratiche proposte, come l’ascolto consapevole e l’attenzione all’esperienze senso motorie, facilitano una riflessione profonda, lontano dal rumore del quotidiano.
Cronoterapia-Kairos
E’ un ramo della terapia rivolto a definire i criteri cronologici ottimali dell'intervento curativo. Si fonda sul razionale per cui, seguendo l'attività biologica delle cellule nei precisi ritmi circadiani, e nelle attitudini sensoriali che derivano dagli stati d’animo, esistono ore del giorno e periodi dell’anno più o meno idonei alle somministrazioni delle pratiche di Immersione.
Le Immersioni Forestali in questo ambito verranno proposte in precisi momenti, secondo una tempistica rispettosa dei diversi stadi dei cicli di sensibilità dell'organismo in toto, per potenziare l'effetto farmacheologico e /o ridurre gli effetti collaterali in desiderati dei farmaci o di altri agenti terapeutici.
Kairos:(in greco antico: καιρός), traducibile con tempo cairologico, è una parola che nell'antica Grecia significava "momento giusto o opportuno" o "momento supremo", mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.
Le terapie forestali non sostituiscono il sostegno psicologico, ma possono diventare un supporto efficace in un momento così complesso della vita.
Nel silenzio del bosco, ogni passo è un modo per stare. Ogni respiro, un momento di presenza.
Riferimenti bibliografici:
• Bratman, G. N., Hamilton, J. P., Hahn, K. S., Daily, G. C., & Gross, J. J. (2015). Nature experience reduces rumination and subgenual prefrontal cortex activation. Proceedings of the National Academy of Sciences, 112(28), 8567-8572.
• Park, B. J., Tsunetsugu, Y., Kasetani, T., Kagawa, T., & Miyazaki, Y. (2010). The physiological effects of Shinrin-yoku (taking in the forest atmosphere or forest bathing): evidence from field experiments in 24 forests across Japan. Environmental Health and Preventive Medicine, 15(1), 18–26.
• Lee, J., Park, B. J., Tsunetsugu, Y., Kagawa, T., & Miyazaki, Y. (2011). Effect of forest bathing on physiological and psychological responses in young Japanese male subjects. Public Health, 125(2), 93–100.
• Tsunetsugu, Y., Park, B. J., & Miyazaki, Y. (2013). Trends in research related to “Shinrin-yoku” (taking in the forest atmosphere or forest bathing) in Japan. Environmental Health and Preventive Medicine, 15(1), 27–37.
• World Health Organization (2021). Nature, biodiversity and health: an overview of interconnections. WHO Regional Office for Europe.
• Società Italiana di Medicina Ambientale (2023). Prescrizioni verdi e salute mentale – Report ISDE Treviso.
Prossimi appuntamenti
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Sentieri di Vita nel Bosco, perché il Bosco allevia il Dolore
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AVA Ambulanze Veterinarie Azzurre Mantova
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L'assistenza psicologica di base nelle situazioni di lutto
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AVA
AMBULANZE VETERINARIE AZZURRE
AVA Ambulanze Veterinarie Azzurre di Mantova è una Organizzazione Di Volontariato (ODV) registrata nel Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS).
Non ha scopo di lucro, ha finalità civiche e di utilità sociale nell’ambito della protezione e primo soccorso per piccoli e grandi animali.
CHE COSA FA AVA?
➢ Rispondiamo a informazioni varie in ambito zoofilo ed alle richieste di primo soccorso animali.
➢ Servizi di trasporto sanitario zoofilo programmato o urgente verso le strutture veterinarie.
➢ Servizio pubblico di recupero e trasporto sanitario di cani vaganti e cani/gatti feriti in tutta la provincia di Mantova.
➢ Servizi zoofili in Convenzione con il Comune di Mantova.
➢ Servizi di trasporto sanitario «grandi animali» (equidi) verso cliniche e ospedali veterinari specializzati.
➢ Collaboriamo in Rete con le altre associazioni del territorio e la nostra Federazione Ambulanze Veterinarie Italia.
Guarda la Presentazione in Allegato realizzata da Maurizio Zordan in occasione dell'Appuntamento dedicato a Pet e Thanatos - Alla fine dei conti - IX Edizione 2025!
CORSO DA MAGGIO A DICEMBRE 2025
L’ASSISTENZA PSICOLOGICA DI BASE
NELLE SITUAZIONI DI LUTTO
LUTTO NATURALE - LUTTO TRAUMATICO - LUTTO COMPLICATO
Destinatari del corso:
Psicologi, Psicoterapeuti, Psichiatri, Assistenti Sociali, Infermieri Professionali, Sociologi, Filosofi, Antropologi, Teologi, Medici, Volontari.
Durata del Corso:
Da Maggio a Dicembre 2025
Orario del Corso:
Mattino: 10:00 – 13:00
Pomeriggio: 14:00 – 18:00
Date del Corso:
Sabato 24 Maggio 2025
Sabato 21 Giugno 2025
Sabato 13 Settembre 2025
Sabato 27 Settembre 2025
Sabato 18 Ottobre 2025
Sabato 22 Novembre 2025
Sabato 13 Dicembre 2025
Programma del Corso:
I
Le concezioni della morte e le teorie del lutto.
II
La risoluzione del lutto e i “modi” dell’amore.
III
La diagnostica del lutto.
IV
Il lutto bloccato, il lutto traumatico (catastrofi, incidenti, omicidio e suicidio).
V
Il lutto complicato.
VI
Il lutto infantile.
Educazione alla morte.
VII
Lutto e ritualità tra tradizione e modernità.
La “cura” del lutto: approcci e tecniche psicoterapeutiche.
Docenti del Corso:
Prof. Francesco Campione – Docente e Coordinatore
Dott.ssa Francesca Bonarelli
Il Corso si basa sull’esperienza clinica e teorica di entrambi i docenti e sulla Letteratura Internazionale.
Testi di base del Corso:
1.
Campione F., Rivivere. L’aiuto psicologico nelle situazioni di crisi, Bologna, CLUEB 2000.
DESCRIZIONE
Superare una crisi significa in generale fare le “scelte” necessarie a riavviare la vita ritardata o bloccata dai cambiamenti negativi che la crisi ha determinato. Uscire da una crisi ritardata o bloccata significa, in altri termini, RIVIVERE, non sentendosi più in uno stato di vulnerabilità, di invivibilità o di non senso dell’esistenza. Un aiuto efficace per RIVIVERE dopo una crisi consiste nell’intervenire sui quadri psicopatologici o sugli stati d’animo (di vulnerabilità, di invivibilità o di non senso della vita), integrando le insufficienti risorse biologiche, personali, sociali e umane degli individui in crisi in modo che possano “crescere” quel tanto che è loro necessario per integrare nella loro vita i cambiamenti che la crisi vi ha apportato. Ne deriva la necessità di una “vocazione d’aiuto” specifica e accompagnata da una formazione altrettanto specifica della figura dello “psicologo delle situazioni di crisi” di cui il volume delinea il ruolo e le necessità formative.
2.
Campione F., Il lutto e i modi dell’amore, Roma, Armando 2022.
DESCRIZIONE
Ogni legame d’amore è sempre una mescolanza di tre modalità di legame (attaccamento, assimilazione,approssimazione) ma con una prevalenza specifica che bisogna evidenziare clinicamente per fornire in ogni caso particolare di lutto un’assistenza adeguata volta alla sua elaborazione. Perseguendo questo approccio e questo intento, l’autore amplia sostanzialmente gli studi e le ricerche precedenti, offrendo al lettore una disamina più completa del lutto affrontando i temi del lutto complicato, del lutto infantile e la casistica degli interventi clinici.
3.
Campione F., La domanda che vola. Educare i bambini alla morte e al lutto, Bologna, Edizioni Dehoniane 2012.
DESCRIZIONE
Quando un bambino deve elaborare il lutto per la perdita di una persona cara si trova di fronte a un compito più o meno arduo, che può essere portato avanti con successo o interferire con i processi di sviluppo determinando disturbi affettivi, cognitivi e/o comportamentali. In una cultura che tende a rimuovere il tema della morte, gli adulti hanno spesso timore di affrontarlo con i piccoli, con l’esito di non aiutare i bimbi a elaborare il trauma in maniera sana. L’autore accompagna i genitori a parlare coi propri figli, ad affrontare le loro domande e le loro angosce. E a divenire consapevoli che, per poter tentare con loro una qualche risposta, dovranno porre, anzitutto a se stessi, molte domande. Nella prima parte del volume l’autore affronta, a partire dal famoso aforisma di Montaigne «Chi educherà gli uomini a morire li educherà a vivere», le problematiche dell’educazione alla morte indicando e illustrando le varie alternative. Nella seconda analizza, con esempi clinici, la concezione scientifica – anzitutto psicologica – dell’educazione alla morte e la concezione religiosa della stessa educazione alla morte, soffermandosi soprattutto sulla concezione cristiana, senza trascurare ebraismo, islam, induismo e buddhismo. Nella terza e quarta parte illustra la propria proposta di educazione alla morte, basandosi su ciò che la critica alle altre concezioni avrà evidenziato e sull’idea che la morte è destinata a sfuggire alle concettualizzazioni umane restando un “mistero” (desiderabile o indesiderabile), nell’intento di formulare un’indicazione educativa con un certo carattere di universalità. Infine nella quinta parte il metodo educativo proposto viene applicato a esempi concreti, con l’intento dichiarato di iniziare un dialogo con genitori ed educatori.
Sommario
1. Si può educare alla vita senza educare alla morte?
2. Percorsi educativi concreti.
3. Varianti e limiti dell’educazione «fiabesca» e di quella «razionalistica»: verso una «nuova» educazione alla morte.
4. Una proposta di iniziazione alla morte e i suoi «insegnamenti» per chi educa.
5. Esempi.
Peculiarità del Corso.
Sarà posto l’accento su un aspetto poco approfondito nella formazione sul lutto: la necessità, per coloro che assistono chi deve affrontare una grave crisi di lutto, di saper gestire il loro coinvolgimento nelle situazioni di aiuto, facendo in modo che le emozioni negative di fronte alle quali si possano trovare (shock, incredulità, disperazione, rabbia, colpa, etc.), non li portino a sviluppare una patologica indifferenza tecnica o a rischiare gli esiti psicopatologici dei lutti non risolti e del burn-out.
Obiettivi formativi del Corso.
Il corso si propone di contribuire a colmare una lacuna formativa riscontrata in tutti gli ambiti nei quali uno psicologo, un educatore, un volontario o un professionista con competenze o ruoli psicologici, si trova ad intervenire per assistere qualcuno che sta per subire o che ha subito un lutto naturale (morte per malattia o vecchiaia) o traumatico (morte di un bambino, suicidio, omicidio, catastrofi, terrorismo, etc.).
Sede del Corso.
Bologna - Clinica della Crisi - Piazza De’ Calderini.
Corso accreditato.
Il corso è accreditato con N. 6 Ecm per le professioni psicologiche e sanitarie (psicologi, medici psichiatri e infermieri) con competenza desumibile dal curriculum (numero di crediti da definire). Per ricevere gli Ecm è necessario frequentare il 90% del corso.
Costo.
Euro 1.500,00 (IVA esclusa)
Iscrizioni.
Inviare CV al seguente indirizzo info@clinicacrisi.it entro il 15 Maggio 2025.
Il corso è riservato a un massimo di 20 partecipanti che saranno selezionati in base alla pertinenza del loro curriculum e all’ordine cronologico di iscrizione.
Informazioni.
Email: info@clinicacrisi.it
Tel. 051/0954760 - Dal Lunedì al Giovedì 09:30 – 13:00.